Tre collaboratori essenziali per una campagna di Google ADS
Da SuperEdo
Dicembre 18, 2020
Google ADS è lo strumento pubblicitario a pagamento del famosissimo motore di ricerca, che permette alle aziende di mettere in evidenza il proprio prodotto, sito, e-commerce, servizio agli occhi degli utenti, in una posizione di spicco.
Google ADS non funziona bene da solo, però: per ottimizzare i suoi effetti è necessario curarsi di almeno tre aspetti “collaboratori”. Vediamo quali sono, con i consigli degli amici di ADV Expert, consulenti Google Ads di grande esperienza!
Profilazione
La profilazione è l’insieme di caratteristiche che accomunano gli utenti maggiormente interessati al vostro campo di azione. Profilando correttamente gli utenti è possibile decidere a quali mostrare il proprio annuncio: ovviamente, dovranno essere quelli potenzialmente maggiormente interessati all’acquisto.
Facciamo un paio di esempi:
- L’ADV di una biblioteca sarà molto efficace sugli utenti che frequentano spesso “Google Books”, che fanno tanti acquisti di libri, giovani universitari o studenti, famiglie con bambini piccoli. Sono loro il target a cui fare riferimento, quello che più probabilmente vorrà interagire con il servizio.
- L’ADV di un’agenzia immobiliare sarà praticamente inutile se mostrato tra le ricerche di un adolescente, perché è quasi impossibile che sia interessato ad acquistare un appartamento. Decisamente diverso è il caso di un adulto, con famiglia, che ha fatto di recente ricerche per annunci di case in vendita: questo utente è già per sua natura più probabilmente interessato all’acquisto.
CTA
La sigla “CTA” sta per Call to Action: chiamata all’azione. E’ statisticamente dimostrato che diciture come “Clicca qui”, “Contattaci”, “Prendi un appuntamento”, “Richiedi un preventivo”, cioè le frasi che invitano all’azione da parte dell’utente dirottino la sua attenzione su quel marchio, servizio o prodotto e lo convincano a snobbare i concorrenti. Inserire una CTA efficace, oppure un motto o uno slogan riconoscibile, significa con buona probabilmente attirare maggiormente gli utenti sul proprio prodotto, che è lo scopo ultimo delle campagne di marketing, non ultime quelle di Google ADS.
Landing page
Se l’annuncio che abbiamo pubblicato e “spinto” su Google fa riferimento ad uno specifico prodotto, sarebbe inefficace dirottare l’utente che clicca sul banner alla homepage. Da lì dovrebbe da solo ricerca la pagina di acquisto, poi il prodotto, valutare la proposta, forse acquistare: in questo processo, nella stragrande maggioranza dei casi, l’interesse è già scemato.
Una landing page efficace, cioè una “pagina di atterraggio” che convince all’acquisto è ben selezionata e risponde in modo netto, preciso ed immediato all’intento di ricerca dell’utente: se ha visto l’annuncio di un appartamento e ci ha cliccato, si aspetta di vederlo comparire subito, senza intermezzi.
Questi tre collaboratori preziosi di Google ADS possono rendere davvero più efficace la strategia di Web marketing, incrementando la brand awareness (cioè mettendo gli utenti al corrente dell’esistenza del marchio), migliorando il tasso di conversione da utenti a clienti e facendo aumentare le vendite delle aziende: non è un caso che il futuro sia tutto teso a questo tipo di strumenti, per tutte le piattaforme social e di ricerca!
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