Nel mondo del lavoro moderno, sono nati termini nuovi che in passato non esistevano e che oggi rappresentano invece fattori decisivi nel processo di selezione dei candidati da inserire in azienda.
Stiamo parlando di competenze specifiche sempre più richieste e ricercate, che prendono il nome di soft skills e hard skills. In questo articolo andiamo a spiegare cosa sono, in cosa differiscono e perché sono importanti per ottenere un impiego.
Per hard skills si intendono tutte le competenze tecniche che un candidato ha acquisito tramite la sua formazione ed esperienza lavorativa. Ad esempio, abilità linguistiche, le conoscenze informatiche e le capacità specifiche dimostrabili tramite diplomi, Lauree e attestati.
Rappresentano valori determinanti in un colloquio lavorativo, diventando il primo filtro nella fase iniziale dei processi di selezione.
Le hard skills possono essere sviluppate e integrate costantemente nel corso della propria vita lavorativa, attraverso l’aggiornamento, la formazione continua e la partecipazione a corsi, workshop e seminari.
Le soft skills comprendono invece tutte quelle competenze trasversali e abilità personali legate alle attitudini comportamentali del singolo candidato. Non rappresentano quindi capacità tecniche che possono essere facilmente misurate, ma specifiche qualità naturali, altrettanto importanti in ambito lavorativo.
Fanno parte delle soft skills, ad esempio, la comunicazione efficace, la capacità di lavorare bene in gruppo, il problem solving, il pensiero critico e la dote spontanea di leadership e gestione del team.
Si tratta quindi di competenze che si hanno oppure no, ma che fanno la differenza nel modo in cui una persona interagisce con colleghi, clienti e superiori, contribuendo a un ambiente di lavoro produttivo e armonioso.
Diventano quindi essenziali in un processo di selezione, in quanto dimostrano capacità chiave in ogni ambiente lavorativo.
Non è possibile stabilire quali tra soft skills e hard skills hanno maggiore peso in un processo di selezione, in quanto questo dipende dall’azienda e dal ruolo per cui ci si candida.
In linea generale si può dire che in settori specializzati (ad esempio ingegneria, medicina, tecnologia, ecc.) le hard skills hanno sempre un’importanza elevata, in quanto sono necessarie per poter svolgere il lavoro. Per quanto un medico possa avere una grande capacità di empatia, comprensione e buona comunicazione con i pazienti, avere la Laurea in medicina è cruciale per ottenere l’incarico.
In altri ambiti, soprattutto quelli nuovi e innovativi, le soft skills diventano invece essenziali e primarie per ottenere il ruolo, mentre le hard skills possono essere acquisite con la formazione. Un esempio chiave è legato al marketing, settore in cui comunicazione, persuasione e creatività sono indispensabili, mentre in molti casi le hard skills possono essere integrate man mano con l’esperienza e lo studio.
Il consiglio, in ogni caso, è di inserire sia hard skills che soft skills nel proprio Curriculum, in quanto si completano: le prime aprono le porte alle opportunità lavorative, mentre le soft skills fanno la differenza nella capacità di mantenere un ruolo nel lungo termine.
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