Rifacimento tetto, perché è un’opzione sempre da considerare

Indipendentemente dal fatto che l’intenzione sia quella di ottimizzare l’isolamento della propria abitazione, oppure molto più semplicemente avete da tempo messo in preventivo di provvedere alla ristrutturazione del proprio tetto. Si tratta di un intervento chiaramente molto delicato, oltre al fatto di comportare una spesa non indifferente. Ecco spiegato il motivo per cui è necessario prestare la massima attenzione alla ditta che effettuerà poi il lavoro, magari dando uno sguardo ad alcune ditte specializzate del settore come www.pro-tetto.it.

Quali sono le spese da affrontare per rifare il tetto

Il rifacimento di un tetto può rappresenta certamente un lavoro molto dispendioso, soprattutto in virtù della superficie che viene coinvolta dall’intervento. Ad ogni modo, va anche messo in evidenza come si tratti di uno di quei lavori che non si può non fare, anzi a volte è decisamente urgente per proteggere in modo adeguato la propria abitazione nei confronti di ogni tipo di intemperia. Il costo finale da sopportare è legato a un gran numero di fattori. In primis, si tratta dei materiali che verranno scelti. Individuando quelli più adatti per le proprie esigenze si potrà ottenere un risparmio di tutto rispetto.

Cosa bisogna conoscere

Ci sono alcuni dettagli di cui conviene essere informati a dovere prima di effettuare la ristrutturazione del tetto. Solo avendo una conoscenza approfondita di tali dettagli, si potrà poi procedere con un intervento rapido e anche abbastanza efficace. Va detto che il tetto si caratterizza per essere formato dalla grossa orditura e dalla piccola orditura.

La grossa orditura non è altro che la struttura portante che sorregge tutto il tetto e che si caratterizza per comprendere vari punti di appoggio. Esattamente è questa la ragione per cui è dotata, piuttosto di frequente, di alcune capriate, ovvero delle strutture dalla forma triangolare che fungono da sostegno della base per la copertura. I materiali che sono maggiormente diffusi sono sicuramente il legno, senza dimenticare anche l’acciaio, così come il calcestruzzo. In alcuni casi, però, si può optare per l’impiego di un vero e proprio mix di materiali differenti, che può portare a un risparmio economico interessante. Quando si parla di piccola orditura, invece, si fa riferimento a quella base su cui poi si poggerà la copertura e, al suo interno, sono comprese dei travicelli verticali e delle correnti orizzontali, che vengono stabiliti ovviamente alla struttura primaria.

Meglio il tetto ventilato o non ventilato

Si tratta di una domanda particolarmente diffusa. Prima di tutto, è giusto mettere in evidenza come la ventilazione è uno di quegli aspetti che non si possono sottovalutare. Prima di tutto per via della sua funzione molto importante per fare in modo che il pannello isolante si possa conservare nel migliore dei modi, ma al contempo anche per favorire un adeguato livello di comfort all’interno della propria abitazione.

Nel corso della stagione invernale, ecco che un tetto ventilato potrebbe certamente consentire allo strato isolante di mantenersi asciutto, facendo in modo di scongiurare eventuali condense che potrebbero rappresentare un gran bel pericolo per tutta la struttura.

Nel corso della stagione estiva, invece, lo scopo del tetto ventilato è quello di garantire la massima protezione possibile nei confronti dei raggi del sole, evitando che penetrino nel tetto, conservando un’ottima freschezza degli ambienti interni. Un tetto non ventilato, invece, porta in dote un bel po’ di disagi e problematiche, anche se solo eventuali, come nel caso dello sviluppo di muffe piuttosto che di macchie di umidità, che si possono ripercorrere un po’ su tutto lo stabile. Anche gli ambienti che si trovano sotto il tetto, di conseguenza, potrebbero essere oggetto di tante problematiche. Per questo motivo, un tetto non ventilato potrebbe in realtà favorire lo sviluppo di muffe o, molto più semplicemente, di situazioni spiacevoli e fastidiose.