Porte tagliafuoco, suggerimenti per orientarsi in fase di scelta
Da SuperEdo
Marzo 02, 2022
Con l’introduzione della nuova legge, che è entrata in vigore il 2 novembre di tre anni fa, si è deciso di dare ancora più tutela e aumentare la sicurezza ai vari prodotti tagliafuoco che vengono proposti in commercio.
Per tutte le aziende, il rispetto del nuovo testo di legge comporta degli investimenti non certo banali, ed è probabilmente proprio questo il motivo per cui spesso l’adeguamento non avviene in modo completo. La conformità nell’uso e nell’acquisto di prodotti tagliafuoco a quanto è previsto dalla legge fa la differenza per aumentare la sicurezza di un determinato ambiente, lavorativo e non.
Quali sono i fattori che fanno la differenza
Ci sono alcuni aspetti che più di altri sono in grado di rivelarsi decisivi per la scelta dei prodotti tagliafuoco più adatti alle proprie esigenze. In primo luogo, troviamo certamente lo spessore e tutti quegli accorgimenti che hanno come unico scopo il mantenimento di un certo livello di stabilità, cercando al contempo di gestire al meglio il peso.
Come si può facilmente intuire, si dovrebbe andare alla ricerca di soluzioni decisamente al passo con i tempi e innovative, che riescano a garantire degli ottimi livelli sia in termini di funzionalità che di durata con il passare del tempo. Anche qualora le porte tagliafuoco dovessero avere proporzioni molto importanti, devono essere in grado, comunque, di superare i rischi legati all’usura.
Fondamentale anche il rispetto dei requisiti legati a quei test di resistenza rispetto alle temperature più elevate che vengono portati a termine rispettando le previsioni di legge. Il rapporto tra qualità e prezzo, infine, è l’ultimo aspetto che è necessario approfondire e valutare con la massima prudenza, tenendo conto che il montaggio porte REI deve essere affidato solo ad aziende con un alto livello di esperienza.
Quando l’installazione è obbligatoria
Come si può facilmente intuire, capita spesso e volentieri che le porte tagliafuoco vengano usate nelle strutture pubbliche. È chiaro che, in questo caso, le norme di legge da rispettare sono diverse e molto più rigide in termini di sicurezza.
Detto questo, però, è bene mettere in evidenza come le porte tagliafuoco vengono usate di frequente anche in tanti edifici privati. In questo caso, l’obiettivo è spesso quello di garantire una tutela più ampia rispetto al moltiplicarsi delle fiamme. Una soluzione necessaria, giusto per fare un esempio, per tutti quei magazzini in cui sono depositati dei materiali infiammabili.
In ogni caso, per chiarire ogni dubbio circa l’obbligo di installazione di una porta tagliafuoco o meno, tutto ciò che bisogna fare è semplicemente approfondire la normativa attualmente in vigore, in cui sono previsti tutti i casi specifici. Da notare come, in seguito, per poter essere installate serve anche un nulla osta rilasciato da parte dei Vigili del Fuoco, che lo concederanno solo se l’esito del controllo avrà dato esito positivo.
Il significato delle sigle EI e REI
Tutti quei prodotti che vengono sviluppati nell’ambito della sicurezza antincendio sono oggetto di apposita classificazione in base al livello di resistenza al fuoco, rispettando quanto è previsto dalla normativa attualmente in vigore.
Per certificare tale resistenza, spesso questi prodotti si caratterizzano per avere delle sigle specifiche. Si tratta della sigla R.E.I., un acronimo costituito da tre parole, ovvero resistenza, ermeticità e isolamento termico. Con l’entrata in vigore delle nuove norme stabilite a livello europeo con la direttiva UNI EN 1634, la classe di resistenza rispetto alle fiamme va indicata con la lettera E per indicare ruolo statico e tenuta e con le lettere EI per indicare l’isolamento termico. Il numero che segue tali sigle indica molto semplicemente i minuti in cui la porta riesce a offrire massima resistenza rispetto al fuoco.
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