Le squadre di Londra in Premier League
Da SuperEdo
Maggio 02, 2018
Da svariati lustri a questa parte, la Premier League viene considerata, non a torto, come il campionato più competitivo al mondo. Un dominio, ormai, che non viene messo in discussione da nessuno, grazie ai tanti soldi che il campionato inglese riesce ad elargire alle squadre partecipanti. Questa “montagna” di denaro, tuttavia, non è frutto del caso, ma di un’attenta programmazione iniziata nel lontano 1992, che iniziò a dare i suoi frutti circa un dieci anni dopo.
La Premier, oggi, è il campionato più ricco e competitivo del mondo, come lo era, ormai qualche decennio fa, la nostra Serie A. Una città, più di altre, è assoluta protagonista del massimo campionato inglese: Londra. Basti pensare che la Premier League 2023/2024 prevede la presenza di ben 7 squadre londinesi: vediamo insieme quali sono.
Arsenal
Il club londinese che vanta maggior tradizione ai massimi livelli calcistici è, senz’ombra di dubbio, l’Arsenal, la seconda squadra inglese, dopo il Manchester United, per numero di tifosi nel mondo. La bacheca dice che i Gunners hanno potuto fregiarsi del titolo di “Campione d’Inghilterra” per ben 13 volte, anche se l’ultima volta, ormai, risale a 20 anni fa. Dopo l’ultimo periodo della gestione Wenger e la sfortunata esperienza di Unai Emery (capace, comunque, di riportare l’Arsenal ad una finale europea), l’Arsenal ha avviato un progetto a lungo termine con Arteta, ex anima del centrocampo dei Gunners ai tempi di Wenger, i cui frutti si stanno raccogliendo ora: la squadra, che ha conteso al City la conquista della scorsa Premier, è tornata ad essere competitiva ai massimi livelli.
West Ham
I tifosi londinesi più focosi e appassionati, tuttavia, sono gli Hammers, i supporters del West Ham, un club dal grande fascino e prestigio che, non di rado, ha accolto tra le proprie fila calciatori italiani: il più iconico resta, senza alcun dubbio, Paolo Di Canio, ancora nel cuore dei tifosi londinesi a distanza di oltre 20 anni dal suo addio ad Upton Park. Il West Ham non è mai salito sul trono più alto di Inghilterra, ma negli ultimi anni sta ritrovando l’antico splendore. In questa bella intervista a David Moyes, artefice della rinascita dei londinesi, si parla del successo ottenuto in Conference League lo scorso anno (che ho posto fine ad un digiuno di trofei durato 43 anni) e di come gli Hammers vogliano provare a conquistare l’ Europa League, oltre ad ottenere un piazzamento europeo in Premier riscattando il 14esimo posto dello scorso anno.
Chelsea
La squadra londinese più vincente del nuovo millennio non può che essere una: il Chelsea. I Blues hanno approfittato degli ingenti investimenti effettuati da Roman Abramovich dal 2003, che hanno consentito ai londinesi di diventare dominanti in Inghilterra e una squadra di rango a livello europeo. Ad oggi, il Chelsea è l’unica squadra di Londra ad aver vinto la Champions (in due circostanze, 2012 e 2021), ma il club, oggi, vive un pericoloso periodo di involuzione: dopo il deludente dodicesimo posto dello scorso anno, la squadra arranca a metà classifica anche in questa stagione. Sono trascorsi solo due anni da quando il Chelsea alzò al cielo Supercoppa Europea e Coppa del Mondo per Club, ma sembra passata un’eternità.
Tottenham
Considerati gli “eterni perdenti”, quelli che possono ambire, al massimo, ad un piazzamento d’onore, gli Spurs sperano quest’anno di invertire la rotta sotto la guida di Postecoglou, arrivato a fari spenti e diventato, grazie agli ottimi risultati fin qui ottenuti, l’uomo copertina di un Tottenham che punta, nonostante l’addio di Kane, a vincere un trofeo. L’ultimo conquistato, infatti, risale alla Coppa di Lega nel 2008, mentre la ben più prestigiosa FA Cup non viene vinta dal 1991. Per non parlare, poi, del campionato, vinto in sole due circostanze, l’ultimo nel lontanissimo 1961: riusciranno gli Spurs a ribaltare le previsioni degli esperti del sito di Betway Sports e tornare campioni d’Inghilterra dopo oltre 60 anni?
Brentford
74 anni. Una vita, un’eternità calcisticamente parlando. Eppure, questo è stato il periodo che i tifosi del Brentford hanno dovuto attendere prima di ricalcare il massimo palcoscenico del calcio inglese. Un ritorno, oltretutto, accolto con grande scetticismo, nonostante la squadra, nell’anno della promozione dalla Championship, avesse ottenuto una prestigiosissima semifinale in Coppa di Lega. Il campo, però, ha detto altro. Dopo un’agevole salvezza ottenuta nel primo anno in Premier, le Bees hanno chiuso lo scorso anno nella parte sinistra della classifica, mettendo sovente in difficoltà le più blasonate compagini inglesi. Anche l’avvio di questa stagione sta confermando la bontà del progetto tecnico di Thomas Frank, allenatore danese che guida i londinesi dal 2018
Crystal Palace
Nonostante in più di un’occasione abbia rischiato la retrocessione in Championship, il Crystal Palace disputa, quest’anno, il decimo campionato consecutivo in Premier. La dirigenza delle Eagles, fin qui, non ha mai dato vita ad un progetto tecnico chiaro e continuo come – ad esempio – quello del summenzionato Brentford, nonostante in alcune stagioni non siano mancati gli investimenti. L’unica eccezione è rappresentata da Roy Hodgson, che per quattro anni ha salvato le Eagles dalla retrocessione. Lo scorso anno, dopo un anno e mezzo con Viera al timone del Crystal, è stato richiamato per compiere l’ennesima salvezza: obiettivo centrato. E quest’anno, dopo essersi meritato la riconferma, lo “zio Roy” cercherà di centrare una tranquilla salvezza: l’avvio di stagione, a tal proposito, è stato confortante.
Fulham
Craven Cottage è uno degli stadi più belli e caratteristici d’Oltremanica, un luogo dove si respira ancora il sapore del calcio inglese dei tempi che furono. In questo stadio disputa le proprie partite casalinghe il Fulham, compagine che nell’ultimo decennio ha fatto continuamente la spola tra Premier e Championship. Nell’ultima stagione, però, i Cottagers sono stati protagonisti di un superbo girone d’andata, chiudendo, poi, al decimo posto. I tempi della finale di Europa League, raggiunta nel 2010 e persa contro l’Atletico Madrid, sembrano ancora lontani. Ma il Fulham ha tutte le carte in regola per diventare una presenza fissa della massima divisione inglese.
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