Complice la pandemia da Covid 19, i tassi di interesse negli ultimi mesi (a partire da metà anno 2020), hanno raggiunto il minimo storico. Una situazione che ha fatto sì che il mercato finanziario, potesse in qualche modo continuare ad erogare mutui e finanziamenti personali per i singoli individui.
Con la crisi economica e sanitaria causata dal coronavirus, molte famiglie hanno cominciato a ridurre i consumi, cercando di preservare budget per le eventuali emergenze. I tassi di interesse, quindi, giocano un ruolo essenziale per incentivare la domanda di finanziamento.
Prestiti e mutui a tasso basso di interesse, sia fisso che variabile
Lo scenario che si prospetta per incentivare le domande di prestiti personali e mutui, appare conveniente per i privati ed aziende, che potranno continuare ad usufruire dei bassi tassi di interesse (sia fissi che variabili), proposti dagli enti finanziari quali banche ed istituzioni creditizie.
L’obiettivo della Banca Centrale Europea è quello di mantenere il minimo storico dei tassi, affinché il PIL europeo possa assestare i suoi parametri, dato che a causa della pandemia il suo valore ha registrato numero preoccupanti.
Purché la BCE possa garantire tali tassi di interesse ai minimi storici, la stessa ha promesso che farà il possibile per mantenere quanto promesso, anche al costo di erogare maggior liquidità nel sistema bancario. In questo modo, gli enti finanziari non avranno alcun problema ad approvare le richieste di prestiti e mutui a tassi bassi.
Secondo uno studio condotto dallo staff di prestitimag.it, con a capo Marco Germanò esperto di prestiti personali, senza busta paga e cessione del quinto, in questo primo mese del 2021 i tassi d’interesse di prestiti e mutui hanno toccato il minimo storico.
Grazie a dei comparatori online, su una richiesta per un mutuo per la prima casa di 180.000€ e un piano di rimborso accordato a 30 anni, ecco le proposte che si sono presentate con le diverse banche:
Banca creditizia | Tassi di interesse |
---|---|
Banca Avvera – Mutuo a tasso fisso | – Rata mensile 628,15€; – Tasso all’1,58% (Irs + 1,60%); – Taeg all’1,82%; – Spese di istruttoria 2.000€; – Costi di perizia 280€ |
Intesa Sanpaolo – MutuoUP Fisso | – Rata mensile 674,35€; – Tasso finito al 2,10%; – Taeg al 2,28%; – Spese di istruttoria 1.250€; – Costi di perizia 320€ |
Intesa Sanpaolo – MutuoUP Variabile | – Rata mensile 628,41€; – Tasso all’1,58% (Euribor 1M + 2,15%); – Taeg all’1,75%; – Spese di istruttoria 1.250€; – Costi di perizia 320€ |
Banca Avvera – Mutuo a Tasso Fisso | – Rata mensile 669,73€; – Tasso al 2,05% (Euribor 3M + 2,60%); – Taeg al 2,30%; – Spese di istruttoria 2.000€; – Costi di perizia 280€ |
Come hai potuto notare, in tabella abbiamo mostrato due tassi di interesse (che hanno registrato anch’essi il minimo storico), ovvero IRS (Interest Rate Swap) ed Euribor. Con il primo, le istituzioni bancarie si tutelano successivamente ad un mutuo con tasso fisso.
Il secondo invece, viene calcolato quotidianamente, ed indica il tasso medio di ogni transazione finanziaria espressa in euro tra le banche d’Europa.
Come cambieranno i tassi di interesse per la cessione del quinto
Alla luce di quanto scritto, anche i tassi di interesse influenzeranno il mercato dei prestiti personali, soprattutto la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, che come sottolineato dall’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), si adeguerà al Decreto-legge del 24 dicembre 2020 sottoscritto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Nello specifico, i soggetti interessati alla variazione dei tassi, riguarderanno coloro che sottoscriveranno un finanziamento della cessione del quinto nel primo trimestre dell’anno 2021 (1° gennaio 2021 e 31 marzo 2021).
Fino a 15.000€ i tassi medi saranno all’11,14% e la soglia di usura fissata al 17,9250. Oltre tale cifra, i tassi medi imposti sono al 7,69%, mentre l’usura a 13,6125.
Quanto ai cambiamenti del Tasso Annuo Effettivo Globale (TAEG), si dovrà prendere in considerazione l’età del richiedente del prestito della cessione del quinto.
Tassi di interesse ai minimi storici: pro o contro?
L’impatto del coronavirus si è ripercosso non soltanto sulla sanità italiana, bensì soprattutto sul consumatore finale, che ha dovuto restringere le spese mensili per poter accantonare un capitale riservato alle emergenze.
Nonostante il PIL europeo abbia subito un calo drastico, il 2021 potrebbe giovare per quelle famiglie pronte a comprare casa e poter continuare ad usufruire dei bassi tassi di interesse. Lo stesso concetto vale per chi necessita di un prestito e potrebbe risparmiare sul suo costo finale ed effettivo.
Si presume che per tutto il 2021, la Banca Centrale Europea continui a mantenere i bassi tassi di interesse, tanto da considerarsi al minimo storico.
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