Il nuovo decreto PNRR 2 è stato utilizzato dal Consiglio dei ministri per rivedere e per introdurre una serie di modifiche nel panorama economico italiano. Una serie di interventi che sono stati pensati per continuare la lotta all’evasione fiscale iniziata ormai nel 2019 con l’introduzione della fattura elettronica. Da quel momento molti sono i passi mossi in avanti, verso questa direzione.
Fattura elettronica per i forfettari, abbassamento dei limiti per i pagamenti in contanti e infine l’obbligo di accettare pagamenti con il POS, anche se di piccole cifre.
Quindi cosa ha previsto il PNRR2? Innanzitutto coloro che erano esonerati dall’utilizzo della fatturazione elettronica ora non avranno più la possibilità di scegliere in maniera volontaria. Questo vuole sostanzialmente dire che i forfettari che la legge esonerava dall’obbligo di fattura elettronica, ora dovranno abbandonare il cartaceo.
In fondo un cambiamento che per molti non desta particolare preoccupazione in quanto erano molti ad utilizzare piattaforme per la e-fattura. Molto apprezzata quella che si trova al sito fatturapro.click, semplice e intuitiva da utilizzare. Una piattaforma lanciata da Gestisco Italia e che lavora per semplificare i compiti di tutti i professionisti.
Un lavoro costante che ha portato l’azienda a lanciare un nuovo plugin di WordPress che permette l’emissione di fattura e scontrino elettronico anche senza registratore di cassa. Un cambiamento importante in un’economia comunque sempre in evoluzione.
Ma i forfettari non erano gli unici esentati dalla e-fattura. Per i contribuenti in regime minoritario e per le associazioni come quelle sportive con fatturato al di sopra dei 65.000 euro nell’anno precedente è previsto ora lo stesso obbligo dei forfettari.
Ci sono poi dei contribuenti per cui l’esonero è ancora valido. In particolare ci si riferisce a tutte le micro partite IVA con ricavi o compensi fino a 25.000 euro, per loro l’obbligo non è previsto fino al 2024. Piccoli e graduali passi che porteranno verso un totale cambiamento del modo di gestire la contabilità. Un cambiamento che permetterà allo stato di contrastare in maniera efficace l’evasione fiscale.
Ricordiamo che per i nuovi obbligati alla e-fattura la data di partenza è il 1 luglio 2022, per un trimestre è prevista però, la possibilità di emettere la fattura entro 30 giorni dall’avvenuto scambio. Un modo per permettere a tutti di abituarsi alle nuove modalità lavorative.
Ma l’obbligo di fattura elettronica per i forfettari non è l’unica novità del decreto PNRR, infatti è stato anche anticipato di un anno l’obbligo di accettare i pagamenti con il POS e ridotto il tetto massimo dei pagamenti possibili in contanti.
Un’agenda, quella compilata da PNRR 2 veramente molto ricca.
Altro importante cambiamento riguarda i pagamenti con il POS. In realtà esso è obbligatorio già dal 2013, ma ad oggi non era ancora obbligatorio accettare i pagamenti e nessuna multa era prevista a riguardo.
Il PNRR 2 invece, ha previsto una sanzione di 30 euro con maggiorazione del 4% del valore della transazione rifiutata. Quindi da questo momento in avanti sarà possibile pagare anche piccole somme con l’utilizzo di carte di credito o di debito.
Per nessun commerciante o professionista sarà dunque possibile rifiutare i pagamenti con POS, anche per piccoli importi. Un grande passo per il controllo dell’economia italiana e per contrastare in maniera definitiva l’evasione fiscale.
Altro provvedimento previsto dal decreto è il tetto per l’utilizzo del contante. Un cambiamento che avverrà a partire dal 1° gennaio 2023, da quel momento il tetto dei possibili pagamenti in contanti passerà dai 2.000 ai 1.000 euro. Superata tale soglia, sarà indispensabile procedere con altre modalità di pagamento tracciabili, come: carte di debito o di credito, bonifici bancari o assegni.
Ad onor di cronaca occorre specificare che in effetti tale soglia per i pagamenti in contanti era stata già introdotta nel 2021, salvo poi essere rinviata grazie al decreto Milleproroghe. Dal 1° gennaio 2023 però il cambiamento sarà effettivo e si dovrà rispettare la soglia per evitare di incorrere in sanzioni.
Specifichiamo infine che questi non sono gli unici provvedimenti previsti dal decreto PNRR 2, tra di essi una serie di modifiche per la definitiva lotta all’evasione fiscale, che si vorrebbe eliminare entro il 2023 del 40%.
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