Una volta che la campagna Google ADS è stata avviata, il lavoro è concluso? In realtà è appena iniziato, perché una fase finale non esiste. Quando si crea una campagna di questo tipo bisogna continuare ad alimentarla per ottenere dei risultati e migliorare nel tempo il suo rendimento.
Come apprendiamo dal blog degli esperti Google Ads dell’agenzia Premier Partner ADV Expert, ci sono delle tecniche e dei consigli efficaci che possono aiutare nel monitoraggio e ottimizzazione. Ecco tutto quello che bisogna sapere!
Tantissime persone una volta lanciata la campagna Google ADS trascurano il monitoraggio, seppur sia una fase molto importante. Se si vuole che la propria strategia diventi efficace nel tempo, il suo rendimento deve essere monitorato tutti i giorni insieme all’ottimizzazione e ai risultati prodotti.
Quando si parla di monitoraggio si intende la valutazione di tutte le informazioni sui costi di per click – la performance – se le keywords scelte siano redditizie e se l’annuncio sia ben visibile sui motori di ricerca. Le metriche che devono essere tenute sotto controllo sono:
Continuare a lavorare sulle metriche significa raggiungere tutti gli obiettivi che sono stati prefissati migliorando man mano il rendimento.
Per ottimizzare al meglio la propria campagna Google ADS una delle prime cose da fare è valutare se stia o meno raggiungendo tutti gli obiettivi preposti. Questi devono essere chiari e soprattutto valutare la strategia consultando le statistiche messe a disposizione da Google: la strada è quella giusta o bisogna cambiare?
L’ottimizzazione della campagna Google ADS non ha una formula matematica precisa e uguale per tutti, ma ci sono delle tecniche che possono essere messe a punto per avere un buon risultato finale.
I presupposti da tenere a mente per ogni campagna pubblicitaria sono:
Le parole chiave sono molto importanti e monitorarle continuamente significa poter ottenere un alto rendimento. Google ADS per ogni parola chiave metterà un punteggio che va da 1 a 10 con questo metro di valutazione:
Nel momento in cui si ha una conoscenza approfondita del punteggio delle varie keywords, si potrà arrivare a sospendere quelle basse e mantenere in attivo quelle che hanno un punteggio alto.
Ma non è tutto, una campagna deve avere anche un controllo approfondito sulla posizione che l’annuncio ha su Google. Un test può essere d’aiuto, tenendo conto che alcuni posizionamenti non al primo posto possono portare anche molte conversioni.
Tra i consigli degli esperti anche la gestione del calendario in merito agli annunci: uno studio aiuta nella consapevolezza che alcuni orari o giorni della settimana siano migliori. Un esempio pratico: se si vende un servizio che richiede un contatto diretto al telefono, allora la pubblicazione è consigliata solo in orari ufficio. Se invece è un prodotto che si può acquistare sempre, allora la campagna si potrà mantenere attiva di giorno e di notte.
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