La palestra viene vista come un tratto essenziale al quale non si può rinunciare per tenere fede allo scopo di curare il proprio fisico.
Il benessere tratto dall’attività svolta in un luogo gestito da professionisti è senza pari, e permette di tenersi in forma seguendo i consigli degli esperti. Ci sono molti appassionati che vorrebbe aprire una palestra, ma sono attanagliati dai dubbi legati all’economia: è effettivamente una mossa conveniente?
Si tratta di un’impresa con grandi margini di miglioramento, e con le giuste mosse è possibile trarre grossi profitti. I centri sportivi vengono visti come un riferimento, quindi è un’ottima idea quella di aprire una palestra: ecco 5 consigli utili su come fare.
Prima di aprire una palestra bisogna decidere che tipologia di centro sportivo si vuole allestire, se dedicarsi ad un’attività specifica o se diventare un’impresa polifunzionale. In base a ciò, si sceglie la location e successivamente il budget. L’iter burocratico da seguire cambia a seconda delle regioni italiane, ma in linea di massima si può anche riflettere sulla possibilità di svolgere la pratica individualmente oppure come società di franchising. Innanzitutto, siccome si diventa proprietari di un’impresa, per il sistema italiano è necessario essere possessori di partita IVA, e qualora non lo si fosse è obbligatorio aprirla.
La palestra emergente può essere iscritta come ASD (associazione sportiva non riconosciuta), come società o come ditta individuale, e bisogna registrarla all’Agenzia delle Entrate compilando il modello F23. Ma è anche obbligatorio presentare una documentazione relativa al presidente, al vicepresidente e al segretario della nuova attività.
Non serve nessun titolo di studio specifico per aprire una palestra, ma la quantità di documenti da presentare è corposa, tra cui anche l’autorizzazione sanitaria, la dichiarazione di inizio attività e quella all’INPS, per tutelare gli impiegati.
Il secondo passo fondamentale per aprire una palestra è assumere del personale altamente qualificato per fornire un servizio di assoluta qualità. Lo staff minimo deve essere composto da un direttore tecnico, diplomato ISEF oppure laureato in scienze motorie, che potrebbe essere anche il proprietario dell’attività.
Il responsabile sanitario è imprescindibile, e deve essere una persona laureata in medicina o chirurgia. Infine, è bene assumere uno o più istruttori abilitati e in grado di mostrare il corretto svolgimento degli esercizi ai clienti.
Scegliere la struttura della palestra è un passaggio da seguire minuziosamente facendo una selezione ponderata. Ad esempio, bisogna sapere che per aprire una palestra è necessario ottenere la licenza di agibilità per la location che si è deciso di allestire; ma è obbligatorio presentare un impianto di ventilazione meccanica, rispettare le norme sull’impatto acustico, pagare la SIAE per diffondere immagini e musica mentre i clienti si allenano.
Gli attrezzi e gli accessori vanno acquistati in base alla tipologia di palestra che si vuole aprire: se si tratta di un centro sportivo polifunzionale, si possono acquisire attrezzi e accessori per la palestra Kwell.it, in modo da cominciare anche a fare del marketing, in particolare branding.
Sugli attrezzi è possibile far inserire il logo scelto per la palestra, così da personalizzare ciò che si andrà ad inserire all’interno della struttura. Ma è anche necessario procurarsi degli attrezzi e degli accessori di qualità, e in quantità, in modo da non lasciare mai insoddisfatto un cliente pagante.
Infine, una volta seguiti i passaggi precedenti è necessario diffondere il marchio della nuova palestra.
Lo si fa innanzitutto generando un’identità ben precisa, scegliendo una divisa aziendale e fornendo un logo originale e d’impatto. Successivamente è opportuno creare il sito ufficiale della propria attività, stampare manifesti e volantini da consegnare in strada. Così facendo, si possono già convincere i primi clienti a iscriversi nella nuovissima palestra fondata.
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