L’Italia non è terra nativa di birre, che sono nate come una vera e propria cultura nei paesi del Nord ed Est Europa e in Inghilterra.
Però, i nostri produttori difendono con intensità una nuova tradizione birraia all’italiana, che gioca tutto su sperimentazione e qualità degli ingredienti.
Questi sono i migliori birrifici nazionali da osservare con attenzione perché ci sono stati suggeriti dagli esperti del team di Cantina della birra che commercializzano ed esportano birre di tutti i tipi soprattutto nel nostro paese!
Il primo birrificio di cui vogliamo parlarti è Baladin. Siamo a Cuneo, in Piemonte, dove Teo Musso ha sperimentato e innovato profondamente il mondo delle birre artigianali nostrane. In una recente intervista lo ha ben spiegato: lo stimolo iniziale è partito dal padre del fondatore, viticoltore. Il figlio ha in qualche modo deciso di “ribellarsi” alla sua cultura, piemontese DOC, decidendo di dedicarsi a riso, luppolo e malto. Teo Musso ha avuto un doppio coraggio: da una parte ha innovato la propria tradizione familiare, sfidando la produzione di casa; dall’altro ha deciso di farlo nella zona delle Langhe, probabilmente una delle più note in tutto il mondo per l’eccezionale produzione di vini.
Oggi Baladin non è solo birrificio, ma ristorante, laboratorio gastronomico, coltivatore e produttore di bicchieri da degustazione: insomma, intorno a questa realtà orbitano moltissimi eventi ed elementi che raccontano un nuovo genere di gastronomia italiana.
Il birrificio Hammer ha sede nella zona del bergamasco. Il suo fondatore è Marco Valeriani, giovanissimo mastro birraio che ha deciso di sperimentare non solo con acque e cereali, ma con i lieviti. Uno dei suoi prodotti più famosi, la birra Riverside, è prodotta infatti con un lievito di origine americana.
I prodotti Hammer non sono solo acquistabili online, ma degustabili anche nel pub di proprietà del birrificio a Bergamo.
Ritual Lab è una piccola perla birraia della provincia romana, in cui la parola d’ordine è sperimentazione ossessiva. Ti segnaliamo in modo particolare le sue birre tropicali, con un forte retrogusto fruttato, ricco e zuccherino, che possono creare un abbinamento non convenzionale né già sentito sia con piatti salati (in particolare con i secondi alla griglia, sia di carne che di pesce) sia con i dolci (dalle creme di formaggi come il mascarpone ai dessert al cioccolato o alla frutta).
Etichette favolistiche, gusti che non si esprimono in modo diretto ma hanno bisogno di conoscenza e di tempo per evolversi, uno stile non comune: il Birrificio Lariano, a Lecco, sfida il mercato delle birre italiane proponendo uno stile di maturazione belga, cioè quello delle barrique.
La barrique è un particolare tipo di botte, generalmente di quercia, che viene prima affumicata per far esprimere nuovi profumi al legno e che è già stata utilizzata per maturare altri prodotti, come grappe, whiskey, vino o bourbon. La sovrapposizione progressiva di aromi, profumi e batteri di ceppi speciali che impegnano le botti conferiscono a queste birre, che prendono il nome di lambic, gusti non convenzionali. Inoltre, è quasi impossibile ricreare ogni anno una birra barricata uguale alla precedente, perché ogni botte porta con sé un bagaglio di aromi, di tostature, di profumi e di ceppi di batteri sempre differenti.
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