Forse fino a poco tempo fa pensavamo all’automazione industriale come a “pura fantascienza”, ma non oggi, in cui il settore ha ormai registrato un aumento non indifferente, sia per introiti quanto per potenzialità.
Ma cos’è esattamente l’automazione industriale? Come funziona e quali sono gli sviluppi? Pensiamo a una tecnologia in grado di rendere autonomi robot, cobot, bot o AGV/AMR.
L’automazione è flessibile, programmata e integrata: tutto ciò è possibile mediante sistemi di controllo e calcolo ben precisi, con l’uso di software avanzati.
Per rendere autonoma una macchina, è necessario usare strumenti precisi e attuare delle operazioni finalizzate a snellire la linea produttiva. Negli ultimi anni stiamo assistendo sempre di più all’intensificarsi della mole di lavoro: per venire incontro alle aziende e al loro sviluppo, l’automazione industriale è un enorme punto di riferimento.
Possiamo intendere l’automazione come un’evoluzione della meccanizzazione: le persone sono state così sollevate dagli incarichi ripetitivi e noiosi, o persino faticosi, garantendo un maggiore controllo della linea produttiva.
Naturalmente, per avviare il cambiamento, c’è la necessità di puntare su tecnologie avanguardistiche e di qualità. Tutto parte dallo sviluppo di un’idea, per fornire un sostegno concreto all’azienda, sollevando le persone dall’attività e affinando l’efficienza della produzione.
Un punto di riferimento per l’automazione industriale è la progettazione PCB, poiché funge da base per i circuiti stampati, consentendo di collegare tutti i componenti, tra cui microcontrollori, sensori e attuatori.
Con i servizi di progettazione PCB offerti dall’azienda VT100, si punta alla creazione e allo sviluppo dei circuiti elettronici sia su supporti rigidi quanto flessibili, che sono indispensabili per il funzionamento delle macchine più complesse.
La rivoluzione industriale ci ha portati al concetto di automazione industriale. L’impulso è arrivato insieme allo sviluppo dell’industria automobilistica americana, in cui si è fatto largo un pensiero in particolare.
Del resto, se ci fermiamo a pensare, scopriamo che le grandi innovazioni tecnologiche sono nate da un bisogno. Nel caso dell’industria, l’esigenza era dettata dalla volontà di sollevare le persone dagli incarichi più noiosi, ripetitivi e usuranti.
C’è una psicologia dietro a questa necessità: le abitudini sono spesso usuranti, e ciò significa che sono soggette ancor di più all’errore umano. Perché siamo abituati a compiere quelle azioni ogni giorno. E diamo spesso per scontate alcune cose.
L’automazione, però, è stata spinta anche da un ulteriore fattore, che ha poi portato, di fatto, alla globalizzazione: il consumo di massa. Il bisogno urgente di fare fronte a una richiesta sempre maggiore di prodotti e di lotti.
Come funziona un sistema automatizzato? C’è una piramide logica che possiamo prendere come punto di riferimento: in cima troviamo la direzione, poi la pianificazione, le celle di lavoro, il comando del processo e, infine, il livello di campo.
Indubbiamente i vantaggi derivati dalla logica piramidale dell’automazione hanno portato a una crescita economica non indifferente, ma anche al miglioramento stesso delle condizioni di lavoro di molte persone.
L’evoluzione della tecnologia ha portato alla nascita dei robot collaborativi nel 2008: una forma piuttosto avanzata di robotica leggera, programmabile e flessibile, con ulteriori potenzialità.
Le applicazioni dell’automazione industriale sono, poi, infinite: automotive, chimica, food, elettronica, farmaceutica, meccanica.
Le necessità delle aziende sono cambiate negli anni, si sono evolute per stare al passo con i tempi. Abbiamo assistito a una vera e propria rivoluzione tecnologica negli ultimi anni, che in parte ha toccato anche noi: con l’adozione di internet, siamo arrivati alle connessioni ADSL e alla fibra, con risultati sempre più performanti e con la possibilità di ottimizzare ulteriormente il flusso di produzione.
Le aziende sono presenti online, spesso attraverso e-commerce dedicati alla vendita di servizi e prodotti, con l’obiettivo di essere un punto di riferimento per i propri clienti. Ma è solo una minima parte delle strategie messe in campo dalle imprese nell’ultimo periodo per offrire un ciclo produttivo sempre più pronto a rispondere ai bisogni dei consumatori.
Non a caso, proprio come l’evoluzione di internet, anche l’automazione industriale sarà sempre più plasmata sui bisogni e sulle necessità attuali. Secondo il mercato, alcune tendenze riusciranno a consolidarli più di altre, come il modello produttivo “local for local”.
Un altro aspetto da non sottovalutare è il rapporto tra consumatori e azienda, destinato a essere rivoluzionato: soluzione, assistenza e supporto non possono venire meno. Ne abbiamo già visto un assaggio con i chatbot, che ormai sono ovunque sui siti delle imprese, perché in grado di fornire una risposta a un problema.
Ci avviciniamo anche a temi come produzione flessibile, costi ottimizzati e processi sostenibili. Gli obiettivi delle aziende, soprattutto per spingere ulteriormente sulla competitività, sono tre: sostenibilità, innovazione e reti.
Non ultimi, nel campo dell’automazione industriale si darà sempre maggiore importanza alla sicurezza, all’intelligenza artificiale e alla possibilità di analizzare una grande quantità di dati con lo scopo di aumentare la produttività. Siamo solo agli inizi della rivoluzione che ci attende.
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