Artigiani ed e-commerce: come avviare un business online in piena regola
Da SuperEdo
Maggio 20, 2021
Dai gioielli agli accessori in pelle, dalle cornici in legno alle ceramiche dipinte a mano: se ti piace realizzare prodotti artigianali, la Rete rappresenta, per te, una grande opportunità per lanciare il tuo business ed ampliare la tua clientela.
Negli ultimi tempi, sempre più persone hanno scelto di affidarsi al web per proporre le proprie creazioni: appoggiandosi ad un portale già avviato, oppure aprendo un negozio online che faccia da “vetrina” per l’esposizione dei vari articoli in vendita.
Del resto, avviare un sito di e-commerce è indubbiamente più economico, rispetto all’apertura di un laboratorio o negozio fisico. Inoltre, utilizzando la Rete come canale commerciale, è possibile superare qualsiasi limite legato ai confini e alle distanze.
Oggi, però, non vogliamo concentrarci sui passaggi per creare e mettere online un portale di e-commerce, né sulle strategie di marketing da porre in atto per attirare pubblico e potenziali clienti. Parleremo, invece, degli adempimenti per avviare un negozio virtuale ed essere in regola con il fisco, dei costi da affrontare per l’apertura della Partita IVA e delle norme riguardanti la vendita online di prodotti artigianali.
Cominciamo subito!
Vendita online: inquadramento e Partita IVA
Vendere un singolo oggetto su Ebay ed aprire un negozio online (oppure diventare partner di un marketplace già esistente), sono due cose distinte e separate.
Non a caso, la legge italiana ammette la possibilità di effettuare, in via del tutto eccezionale, delle vendite (sia di persona che sul web), purché si tratti, appunto, di singoli episodi (e non di un’attività che si svolge in maniera stabile e continuativa).
Difatti, non appena viene meno la caratteristica dell’occasionalità, vi è l’obbligo di aprire la Partita IVA, seguendo l’iter previsto per le ditte individuali e, in particolare, per le attività appartenenti al settore del commercio. Scopriamo tutti i passaggi!
Avviare un e-commerce: iter e spese iniziali
La procedura da svolgere, per aprire un negozio online, ha inizio con l’invio della ComUnica, una pratica telematica che assolve ai seguenti adempimenti:
- apertura ditta individuale
- iscrizione al Registro delle Imprese
- apertura Partita IVA
- iscrizione alla Gestione Commercianti INPS
Il costo della pratica è variabile e, a seconda dello studio scelto, può raggiungere anche diverse centinaia di euro. Come alternativa per risparmiare sulla spesa iniziale, vi sono vari commercialisti online che offrono un servizio completo a prezzo fisso: un esempio è Fiscozen che, a soli 200 € + IVA, si occupa di inoltrare la ComUnica, presentare la SCIA, aprire la Partita IVA ed assistere, via via, il cliente nelle decisioni di rilievo.
Artigiani ed e-commerce: cosa dice la norma?
Finora abbiamo analizzato il percorso burocratico/fiscale per aprire un e-commerce da zero, ovvero per iniziare a vendere prodotti online come prima ed unica attività.
Se, però, ad avviare un negozio virtuale è un artigiano che possiede già la Partita IVA e, in più, dispone di un luogo apposito per le lavorazioni, la situazione è differente.
Esiste, infatti, una norma (Art. 4, comma 2, lettera F del D.Lgs 114/1998) che esonera gli artigiani regolarmente iscritti all’Albo e titolari di Partita IVA dalla presentazione della SCIA e dall’aggiunta di un secondo Codice ATECO (relativo al commercio), ma ad una condizione: la vendita dei manufatti deve avvenire esclusivamente sul sito aziendale, senza possibilità di appoggiarsi a piattaforme o marketplace di proprietà altrui.
Dunque, vista la semplicità con cui è possibile realizzare un e-commerce, specialmente per chi ha le competenze adatte per provvedere agli aspetti tecnici, grafici, ecc., questa norma è un’occasione da non perdere per incrementare le vendite e i profitti.
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